“GOMMAPANE” di Manlio Sacco

“GOMMAPANE” di Manlio Sacco

“GOMMAPANE” di Manlio Sacco 2070 1024 Belìce/EpiCentro
Le opere di Manlio Sacco per Gommapane.
Così l’arte contemporanea celebra la tradizione della Festa di San Giuseppe
Inaugurazione domenica 17 marzo 2024, h18:30
Sistema Museale di Salemi
Ex Collegio dei Gesuiti – Sez. Arte Sacra
Un dialogo tra immaginazione, tradizione e realtà, è ciò da cui prende vita “Gommapane“, il progetto ideato dall’artista Manlio Sacco e dal curatore Giuseppe Maiorana, che verrà presentato domenica 17 marzo, alle ore 18 e 30 nella sede del Sistema Museale di Salemi (sezione Arte sacra) presso l’ex Collegio dei Gesuiti, nell’ambito del vasto programma della Festa di San Giuseppe – Contemporanea tradizione, messo a punto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenico Venuti.

E proprio partendo dal significato della Festa di San Giuseppe, per aggiungervi un nuovo senso legato alla contemporaneità, si sviluppa il progetto di Gommapane, realizzato da Belìce/Epicentro della Memoria Viva – Ets, con la collaborazione dell’assessorato alla Cultura della Città di Salemi, ed Ecomuseo del Grano e del Pane, offrendo uno sguardo profondo all’interno dell’animo umano, a partire da un rito antico come quello della panificazione, al centro delle celebrazioni in onore di San Giuseppe, in occasione delle quali vengono allestiti altari votivi riccamente imbanditi con pani di varie forme.
Dall’incontro con la comunità locale, che rinforza ogni anno il suo legame con una tradizione fortemente sentita, scaturisce quindi il lavoro di Manlio Sacco, che esplora il valore simbolico del pane, attraverso un trittico di opere realizzate con l’uso della tecnica a carboncino: Attesa, Risveglio, Ascolto, a scandire una ritualità tuttora attualissima.
“Attesa”, ci pone davanti la raffigurazione di una veste bianca sospesa, come simbolo di quella luce e purezza che ci riconduce a Cristo, e la presenza di un piccolo simulacro dedicato a San Giuseppe, posto alla base, che evoca un senso di sacralità e aspettativa; “Risveglio”, in cui l’attenzione viene catturata dallo sguardo insistente di una cerva, che ci rigenera, ci lega e ci ricongiunge alle nostre radici culturali, rappresentate dalla presenza di un piccolo pane rituale della tradizione locale, a significare un imminente risveglio spirituale condiviso; “Ascolto”, si caratterizza per la presenza di un grande fiore di gelsomino che trasmette un messaggio di apertura, felicità e connessione con la comunità, che invita alla contemplazione, al rispetto e alla partecipazione attiva.
“Questi tre lavori ci emozionano e ci fanno riflettere anche grazie alla maestria con cui sono stati realizzati, mettendo in evidenza il talento e la sensibilità di Manlio Sacco – spiega il curatore Giuseppe Maiorana – La mostra non solo celebra il pane, la festa e la comunità, ma vuole dare continuità a quel dialogo che nel corso di questi anni diversi artisti hanno avviato a Salemi, contribuendo alla riflessione sulla tradizione e sul futuro della stessa, arricchendo così il panorama artistico con una nuova ed inedita prospettiva carica di significato e di bellezza”.
“Salemi si conferma punto di riferimento per l’arte contemporanea – dice il sindaco Domenico Venuti – Gommapane si inserisce perfettamente nel solco delle altre estemporanee realizzate dall’Ecomuseo del Grano e del Pane. La tradizione incontra l’arte e consente ai visitatori di cogliere nuove sfaccettature del pane rituale che ha reso celebre Salemi nel mondo. Per questo accogliamo con entusiasmo il lavoro di Manlio Sacco, in una settimana significativa per la nostra città come quella dedicata alla Festa di San Giuseppe. Complimenti anche al curatore della mostra, Giuseppe Maiorana – conclude Venuti – Salemi si conferma ancora una volta un punto d’appoggio importante per l’arte nella Sicilia occidentale”.

Apertura Polo Museale: da martedì a domenica dalle ore 10.30 alle 13.30  e dalle 15.30 alle ore 18,30

Manlio Sacco, nato a Palermo il 2 aprile 1978, è docente di Grafica d’arte all’Accademia di Belle Arti di Palermo, città in cui vive e lavora. La sua ricerca si muove fra la pittura, il disegno e la stampa d’arte, in una trasposizione del reale che pone la rivisitazione poetica ed esistenziale come fulcro della sua creazione.

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