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Belìce/EpiCentro

Viaggio nella Memoria – Un itinerario nella Valle del Belìce

Viaggio nella Memoria – Un itinerario nella Valle del Belìce Belìce/EpiCentro

Vi invitiamo ad attraversare i luoghi della Memoria della Valle del Belìce il 27 maggio 2012.

Il 27 Maggio Legambiente Circolo Valle del Belìce e Belìce/EpiCentro della Memoria Viva, in occasione di SALVALARTE BELICE, propongono il “Viaggio nella Memoria”, l’itinerario per ricordare – o scoprire – la memoria del territorio della Valle del Belìce, la zona afflitta dal terremoto del 1968, che oggi si ripropone fervente e rinnovata sotto molteplici aspetti. Il “Viaggio nella Memoria”, attraverso il percorso storico-culturale, intende offrire una visione unitaria dell’identità storica della Valle, e vuole cogliere l’occasione per dare nuova linfa ai luoghi della memoria con letture musicate da Dario Mangiaracina – Compagnia Quartiatri – tratte dai testi di autori come Lorenzo Barbera e Ludovico Corrao.

Dal mattino, l’itinerario si articola in un percorso che attraversa il tempo dagli anni antecedenti al terremoto – anni di lotte contadine e poderosi movimenti sociali – a quelli del post terremoto in cui svariati artisti, scultori e architetti hanno operato per una nuova identità.

Il percorso temporale giunge sino ai giorni nostri, in cui gli aspetti culturali, sociali ed economici si fondono per rinsaldare i pezzi di una memoria unica in virtù di uno sviluppo etico e sostenibile auspicabile per il prossimo futuro. La narrazione al Cretto di Alberto Burri offrirà uno scenario suggestivo.

Al rudere del Convento dei Cappuccini di Salaparuta, durante la degustazione a base di prodotti tipici locali di natura biologica, il Dott. Claudio Scaletta interverrà sull’esperienza della Rete GAS – gruppo d’acquisto solidale – che organizza in Sicilia l’incontro diretto tra il produttore e il consumatore al fine di ottenere maggior qualità dei prodotti a prezzi convenienti.

Nel pomeriggio l’itinerario prevede le tappe dei luoghi della memoria in cui i ruderi delle ghost town parlano in silenzio della loro storia. Ci si sposterà dai ruderi di Salaparuta a quelli di Poggioreale e poi ancora a Santa Margherita di Belìce dove la visita al Museo della Memoria e la narrazione musicata chiuderanno la giornata.

 

 

PROGRAMMA

coordinamento di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva e Legambiente Circolo Valle del Belìce

 

h 8.30 | Raduno con tutti i partecipanti in piazza XV gennaio ’68 _ Gibellina Colazione al Giardino segreto 2 (con spremute di arance)

in collaborazione con Caffè 2000

h 9.00 | Visita guidata e narrata Belìce/EpiCentro della Memoria Viva _ Gibellina

h 10.00 | Visita guidata

Museo d’arte contemporanea “L. Corrao” _ Gibellina

h 11.00 | Visita guidata

Fondazione Orestiadi/Museo delle Trame del Mediterraneo _ Gibellina

h 13.00 | Il silenzio al Cretto_ narrazione Cretto di Alberto Burri _ Ruderi di Gibellina

h 13.30 | Convento dei Cappuccini _ Salaparuta

in collaborazione con Villa Scaminaci

Degustazione bio con i prodotti della tradizione enogastronomica belicina

Intervento previsto “GAS Sicilia e consumo critico” con Claudio Scaletta

h 15.30 | Visita ai ruderi di Poggioreale

in collaborazione con l’Associazione Poggioreale Antica

h 16.30 | Visita guidata e narrazione

Museo della Memoria _ Santa Margherita di Belìce

h 18.00 | saluti e rientro dei partecipanti

 

Letture a cura di Dario Mangiaracina (Compagnia Quartiatri)

 

Quota di partecipazione

Contributo libero per sostenere l’iniziativa. Durante la giornata sarà possibile degustare prodotti tipici di agricoltura biologica.

Ai partecipanti sarà offerta una t-shirt di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva.

Numero di partecipanti max 30.

 

Informazioni e prenotazioni

Belìce/EpiCentro della Memoria Viva_CRESM

viale Empedocle, 5/A e 7/A tel. 0924 69 000

referente: Dario Bua +39 329 9498546

info@epicentrobelice.net

www.epicentronbelice.net

 

Come raggiungere Gibellina

da Palermo:

Viale Regione Siciliana nord/ovest

A/29 Mazara del Vallo – Trapani

uscita Salemi/Gibellina Nuova – centro città.

da Trapani:

Scorrimento Villa Rosina direzione Palermo A/29 dir. Palermo-Mazara del Vallo

A/29 dir. Mazara del Vallo

uscita Salemi/Gibellina Nuova – centro città.

da Mazara del Vallo:

Via Giovanni Falcone/ss115

A/29 dir. Palermo

uscita Salemi/Gibellina Nuova – centro città

Dove dormire a Gibellina:

 > B&b Le mille e una notte

Via Pietro Novelli 366 5362894

> Casa dei Vespri

Viale Vespri Siciliani 31 333 9067491

> B&b Anna

Viale Marinuzzi 23 0924 67807

 

notte dei musei 2012

notte dei musei 2012 Belìce/EpiCentro

 

“I FANTASMI DI POGGIOREALE – I Luoghi” prorogata sino al 16 giugno 2012

“I FANTASMI DI POGGIOREALE – I Luoghi” prorogata sino al 16 giugno 2012 Belìce/EpiCentro

 

I FANTASMI DI POGGIOREALE

dal 19 maggio al 16 giugno (proroga)

“I luoghi”

Belìce/EpiCentro della Memoria Viva _ Gibellina | inaugurazione sabato 19 maggio ore 18.00

evento speciale

“Ritorno alla vita”

Ruderi di Poggioreale

solo per domenica 3 giugno ore 17.30

fotografe di Ezio Ferreri

a cura di Emilia Valenza

Belìce/EpiCentro della Memoria Viva e CRESM nell’ambito della programmazione invernale “SOLSTIZI E MEMORIE D’INVERNO 2011/2012” e della NOTTE DEI MUSEI 2012, in collaborazione con il comune di Poggioreale e la Galleria X3 di Palermo, presentano due mostre fotografiche di Ezio Ferreri tratte dal lavoro “I fantasmi di Poggioreale”, a cura di Emilia Valenza.

Tra il 1998 e il 2000 Ezio Ferreri ha scandagliato, con lesue macchine fotografche, la memoria visiva dei luoghi e degli oggetti sopravvissuti al tragico terremoto del ’68, a Poggioreale, tra le rovine del vecchio centro abitato. Di questa ricerca che esplora le relazioni tra memoria, oggetti di uso quotidiano e luoghi, si propongono ora due momenti in due luoghi carichi di significato simbolico: Gibellina [19 maggio] e Ruderi di Poggioreale [3 giugno].

LE MOSTRE

“I luoghi” – fotografe in b/n

Belìce/EpiCentro della Memoria Viva di Gibellina ospita la serie delle immagini che il fotografo ha realizzato tra i ruderi di Poggioreale trent’anni dopo il sisma. Scrive Emilia Valenza nel suo testo critico: “Il nitore delle immagini è come alcol gettato nelle ferite ancora aperte di quel gennaio 1968, riaccendendo il doloroso ricordo di quel vissuto abbandonato”. Il lavoro fotografico su “I luoghi” di Poggioreale entra perfettamente in sintonia con l’intento di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva, spazio aperto sempre “in costruzione” perché nasce non come “museo” ma come luogo aperto e vissuto dalla gente, in continua evoluzione, che si arricchisce di nuovi contributi di chi vive o “passa” dal Belìce. In occasione della mostra sarà proiettato anche un video realizzato con le fotografe di Ezio Ferreri e testi di vari autori, a cura di Luca Lo Iacono.

“Ritorno alla vita” – still-life a colori

Tra i ruderi di Poggioreale, all’interno di casa Agosta e per le strade, saranno esposti gli still-life realizzati in studio con gli oggetti che Ezio Ferreri ha recuperato all’interno delle case terremotate. “… L’oggetto non è mai sganciato dalla sua funzione originaria e la sua nuova identità recupera il ruolo assolto nel tempo. Così è per la pompa di D.D.T. o per il tritacarne, corrosi dalla ruggine ma miracolosamente in grado di spruzzare l’insetticida o di consegnare un rosso tritato di carne sul piatto” [Emilia Valenza].

L’evento speciale ai ruderi di Poggioreale è il primo evento realizzato in questo luogo che evoca suggestioni primordiali e che incide sulla coscienza dei visitatori in maniera indelebile.

La fruizione dell’evento speciale ai Ruderi di Poggioreale avverrà solo con servizio guidato su prenotazione e con bus-navetta con partenza da Poggioreale nuova. A conclusione della visita presso la piazza Municipio è prevista una grigliata comunitaria.

Le mostre sono realizzate in collaborazione con:

COMUNE DI POGGIOREALE

COMUNE DI GIBELLINA

RETE MUSEALE E NATURALE BELICINA

e grazie all’apporto di:

GEOLAB SRL

BANCA NUOVA

CONSORZIO TUTELA PROMOZIONE SALSICCIA DI SANTA NINFA

AZIENDA VINICOLA FUNARO

GRUPPO COMUNALE PROTEZIONE CIVILE

ASSOCIAZIONE POGGIOREALE ANTICA

Ezio Ferreri, [Canicattì,1955]

Lavora prevalentemente nell’ambito della fotografa per la comunicazione visiva. Insegna presso l’ Accademia di Belle Arti di Palermo. Ha tenuto mostre personali in Italia e all’estero e ha partecipato a diverse mostre collettive, ha pubblicato su periodici italiani e

stranieri.

 

> Belìce/EpiCentro della Memoria Viva

19 maggio/ 16 giugno 2012 (prorogata) | da lunedì a venerdì 9.00/13.00 _ 15.30/18.00| sabato e domenica su prenotazione

 

> Ruderi di Poggioreale

Casa Agosta e corso principale ai Ruderi di Poggioreale

domenica 3 giugno | dalle ore 17.30 alle ore 20.30

 

 

Programmazione dal Basso

Programmazione dal Basso Belìce/EpiCentro

 

Per un’azione partecipativa e attiva.

Stiamo iniziando la programmazione estiva “Solstizi e Memorie d’Estate 2012”, vi invitiamo a farci pervenire suggerimenti e proposte.

Email di riferimento: direzione@epicentrobelice.net

CARTA BIANCA_Storie di Gibellina Nuova

CARTA BIANCA_Storie di Gibellina Nuova Belìce/EpiCentro

abstract Carta bianca – Storie di Gibellina Nuova (documentario)

Il videodocumentario Carta bianca ripercorre le tappe principali delI’omonimo laboratorio che si è svolto a Gibellina Nuova nei mesi di settembre e ottobre 2011 all’interno del quartiere popolare della città.

 

“Gli spazi in cui abbiamo operato hanno una storia particolare: un quartiere di case popolari, lotti assegnati ad estrazione per opera del comune durante la ricostruzione della città nuova, dopo il terremoto avvenuto nella Valle del Belice nel gennaio 1968. Le case del quartiere interessato sono un esempio radicale e controverso dell’applicazione del modello delle città-giardino: le abitazioni hanno un doppio accesso, da un lato si può accedere alle case attraverso le strade pedonali, dall’altro attraverso le strade carrabili. Data la scala della città, gli accessi alle abitazioni che si affacciano sulle strade carrabili, al contrario rispetto quanto previsto dai progettisti, risultano utilizzati in modo più frequente, sia dagli abitanti che utilizzano spesso l’auto anche per piccoli spostamenti all’interno del paese, sia da chi viene a visitare la città, con il risultato di offrire allo sguardo ciò che dovrebbe essere il retro dell’abitazione. Queste architetture, per quanto contraddittorie, sono un segno forte sul territorio che racconta le alterne vicende della ricostruzione post-terremoto: le soglie che separano l’ambiente domestico dall’esterno, lo spazio privato da quello pubblico, costituiscono infatti una zona intermedia, che mette in discussione il rapporto attuale e la dinamica di relazione presente tra l’interno e l’esterno delle case. All’interno di questo contesto, abbiamo proposto un laboratorio che ha coinvolto alcuni abitanti del quartiere, sperimentando insieme a loro la realizzazione di un racconto multimediale, con l’obiettivo di restituire, attraverso un racconto riflesso, una porzione di storia che finora non ha avuto modo di essere raccontata. Lo strumento principalmente utilizzato è quello della video intervista che ci ha permesso di entrare gradualmente in contatto con i partecipanti – ai quali abbiamo dato carta bianca nel raccontarci il loro vissuto e il loro rapporto con la città nuova – racconti che si incentrano su alcune tematiche principali: le storie personali, il terremoto e la ricostruzione, Ludovico Corrao, la situazione attuale della città. Una volta elaborati i racconti, abbiamo proposto ai partecipanti di esporsi in prima persona in occasione di una giornata pubblica finale, allestendo alcune postazioni multimediali (audio, video e performative) negli spazi compresi tra la strada e l’ingresso delle loro abitazioni e organizzandole in un percorso che si snoda attraverso il quartiere. Il videodocumentario è realizzato a partire dai materiali forniti dai partecipanti, racconti e immagini che narrano non solo le storie personali, ma danno uno spaccato della città oggi, dove cittadini, territorio e arte si contendono spazi concreti e immaginari.” (Annamaria Craparotta)

Crediti documentario:

con: Giacomo Tortorici, Santa Mangogna, Gioacchino Manfrè

Durata: 21 min

Autore: Annamaria Craparotta

Regia: Annamaria Craparotta, Alessandro Lo Cascio, Mapi Rizzo

Produzione: Annamaria Craparotta, Alessandro Lo Cascio, Mapi Rizzo

in collaborazione con Compagnia Quartiatri

Riprese e suono in presa diretta: Mapi Rizzo, Alessandro Lo Cascio

Montaggio: Mapi Rizzo, Alessandro Lo Cascio, Annamaria Craparotta

Musiche: Banda alle Ciance

Sound Design: Mario Bajardi

Promosso da  Belìce/EpiCentro della Memoria Viva e CRESM

 

PRESENTAZIONI UFFICIALI:

>  5 maggio 2012, in occasione del Centenario Docs Dora, Torino;

> 19 maggio 2012, in occasione della Notte dei musei 2012, Gibellina;

> 20 luglio 2012, in concorso al IV SICILIAMBIENTE, San Vito Lo Capo;

> 24 agosto 2012, in concorso al Sciacca Film Fest, Sciacca;

> 25 agosto 2012, in occasione di Visioni notturne Sostenibili_ una notte di documentar con gli autori, Gibellina;

abstract Carta bianca – Storie di Gibellina Nuova (documentario)

Il videodocumentario Carta bianca ripercorre le tappe principali delI’omonimo laboratorio che si è svolto a Gibellina Nuova nei mesi di settembre e ottobre 2011 all’interno del quartiere popolare della città.

 

“Gli spazi in cui abbiamo operato hanno una storia particolare: un quartiere di case popolari, lotti assegnati ad estrazione per opera del comune durante la ricostruzione della città nuova, dopo il terremoto avvenuto nella Valle del Belice nel gennaio 1968. Le case del quartiere interessato sono un esempio radicale e controverso dell’applicazione del modello delle città-giardino: le abitazioni hanno un doppio accesso, da un lato si può accedere alle case attraverso le strade pedonali, dall’altro attraverso le strade carrabili. Data la scala della città, gli accessi alle abitazioni che si affacciano sulle strade carrabili, al contrario rispetto quanto previsto dai progettisti, risultano utilizzati in modo più frequente, sia dagli abitanti che utilizzano spesso l’auto anche per piccoli spostamenti all’interno del paese, sia da chi viene a visitare la città, con il risultato di offrire allo sguardo ciò che dovrebbe essere il retro dell’abitazione. Queste architetture, per quanto contraddittorie, sono un segno forte sul territorio che racconta le alterne vicende della ricostruzione post-terremoto: le soglie che separano l’ambiente domestico dall’esterno, lo spazio privato da quello pubblico, costituiscono infatti una zona intermedia, che mette in discussione il rapporto attuale e la dinamica di relazione presente tra l’interno e l’esterno delle case. All’interno di questo contesto, abbiamo proposto un laboratorio che ha coinvolto alcuni abitanti del quartiere, sperimentando insieme a loro la realizzazione di un racconto multimediale, con l’obiettivo di restituire, attraverso un racconto riflesso, una porzione di storia che finora non ha avuto modo di essere raccontata. Lo strumento principalmente utilizzato è quello della video intervista che ci ha permesso di entrare gradualmente in contatto con i partecipanti – ai quali abbiamo dato carta bianca nel raccontarci il loro vissuto e il loro rapporto con la città nuova – racconti che si incentrano su alcune tematiche principali: le storie personali, il terremoto e la ricostruzione, Ludovico Corrao, la situazione attuale della città. Una volta elaborati i racconti, abbiamo proposto ai partecipanti di esporsi in prima persona in occasione di una giornata pubblica finale, allestendo alcune postazioni multimediali (audio, video e performative) negli spazi compresi tra la strada e l’ingresso delle loro abitazioni e organizzandole in un percorso che si snoda attraverso il quartiere. Il videodocumentario è realizzato a partire dai materiali forniti dai partecipanti, racconti e immagini che narrano non solo le storie personali, ma danno uno spaccato della città oggi, dove cittadini, territorio e arte si contendono spazi concreti e immaginari.” (Annamaria Craparotta)

Crediti documentario:

con: Giacomo Tortorici, Santa Mangogna, Gioacchino Manfrè

Durata: 21 min

Autore: Annamaria Craparotta

Regia: Annamaria Craparotta, Alessandro Lo Cascio, Mapi Rizzo

Produzione: Annamaria Craparotta, Alessandro Lo Cascio, Mapi Rizzo

in collaborazione con Compagnia Quartiatri

Riprese e suono in presa diretta: Mapi Rizzo, Alessandro Lo Cascio

Montaggio: Mapi Rizzo, Alessandro Lo Cascio, Annamaria Craparotta

Musiche: Banda alle Ciance

Sound Design: Mario Bajardi

Promosso da  Belìce/EpiCentro della Memoria Viva e CRESM

 

PRESENTAZIONI UFFICIALI:

>  5 maggio 2012, in occasione del Centenario Docs Dora, Torino;

> 19 maggio 2012, in occasione della Notte dei musei 2012, Gibellina;

> 20 luglio 2012, in concorso al IV SICILIAMBIENTE, San Vito Lo Capo;

> 26 agosto 2012, in occasione di Visioni Sostenibili_rassegna di documentari, Gibellina;

XIV settimana della cultura 14_22 aprile 2012

XIV settimana della cultura 14_22 aprile 2012 Belìce/EpiCentro

20.04.2012

h 10.00

Castello Grifeo Piazza Graffeo, Partanna

Presentazione libro ”I Ministri dal cielo” di e con Lorenzo Barbera

Giovanni Cuttone/ sindaco del Comune di Partanna

Domenico De Gennaro/ assessore alla cultura del Comune di Partanna

Alessandro La Grassa/ presidente del CRESM

Vito Zarzana/ dirigente dell’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Dante Alighieri” di Partanna

 

h 12.00

Belìce#workinsite, centro storico di Partanna

Mini-performances tra narrazione e audio/video.

Con lo staff educativo di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva: Giacomo Guarneri, Annamaria Craparotta, Alessandro Lo Cascio e Mapi Rizzo, con il coordinamento di Giuseppe Maiorana.

 

h 19.00

Belìce/EpiCentro della Memoria Viva, Gibellina

Proiezione documentari:

– “Riforma agraria in Sicilia” di Ottavio Terranova, 26′ (2002)

– da Volto di Sicilia, “Il terremoto dei poveri”, di Ugo Saitta, 7′ (1968)

– “Alberto Burri, la vita nell’arte” di Davide Gambino e Dario Guarneri, 45′ (2011)

a seguire

Video set, a cura di Mapi Rizzo e Alessandro Lo Cascio

Durante le giornate di 18 mercoledì e 19 giovedì è possibile, su prenotazione, effettuare la visita guidata e narrata di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva con lo staff educativo.

 

VIDEO DELL’AZIONE DIDATTICA “BELICE#WORKINSITE”

Belìce#workinsite1″

 

 

22 marzo 2012 ore 17.00 – incontro pubblico

22 marzo 2012 ore 17.00 – incontro pubblico Belìce/EpiCentro

“Dal consumo critico alla partecipazione consapevole: il percorso virtuoso per il cambiamento”.

Incontro pubblico a Gibellina il 22 Marzo ore 17,00, Sala Conferenze CRESM_ Belice/Epicentro della Memoria Viva. 

Lo Sviluppo Locale Sostenibile si basa innanzitutto sulla capacità di ogni territorio di mettere a fuoco i propri problemi e di trovare un percorso condiviso per superarli. Senza partecipazione e condivisione nessuna soluzione e nessuno sviluppo potranno essere sostenibili.
Il modello di sviluppo non-sostenibile nel quale siamo immersi, e il tipo di società che da esso deriva, tendono a minimizzare e a mortificare la nostra capacità/necessità “comunitaria” di affrontare qualunque tipo di problema e di decidere del nostro sviluppo.
Per questo il CRESM e Belice/EpiCentro della Memoria Viva, insieme a varie Associazioni locali e regionali, a un anno dalla Marcia per un Mondo Nuovo, vi invitano all’incontro sul tema “Dal consumo critico alla partecipazione consapevole: il percorso virtuoso per il cambiamento”.
L’incontro è organizzato con il Comitato Referendario Acqua Bene Comune “Valle del Belice” e del Comitato Civico “No a Biomasse a Menfi” (“L’ARIA E COME L’ACQUA: UN BENE COMUNE”) e vedrà la partecipazione di Giovanni Ruvolo promotore della Rete GAS Sicilia (Gruppi di Acquisto Solidale) e Presidente dei Movimenti Civici di Sicilia.

Sarà il primo di una serie di incontri mirati a riavviare una discussione sulle scelte da compiere a livello locale, per reagire contro lo spopolamento, la disoccupazione, la crisi agricola, e le speculazioni. Al di fuori di qualunque bando, programma o progetto, per essere liberi di discutere “fuori dagli schemi”.

365 giorni di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva – Primo compleanno

365 giorni di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva – Primo compleanno Belìce/EpiCentro

365 giorni di Belìce/Epicentro – primo compleanno – 5 marzo 2012 (promo-video)

 

PRIMO COMPLEANNO!

Lunedì 5 marzo e per tutta la giornata, Belìce/EpiCentro della Memoria Viva in collaborazione con il CRESM, festeggerà il suo primo compleanno con diverse proposte e attività culturali.

Durante tutta la mattinata e nel pomeriggio, si apriranno le porte agli alunni di alcune classi delle scuole di Gibellina, Salemi, Camporeale che saranno accolte dallo staff di Belìce/Epicentro per la partecipazione ad uno dei diversi laboratori didattici che farà capire loro cos’è e quali temi racconta Belìce: il mini_lab “Costruiamoci le storie, il libro…” con Giacomo Guarneri, laboratorio “Sound Walking“con Alessandro Lo Cascio, laboratorio “Fotografia/Memoria” con Antonia Giusino, oltre alle visite guidate e narrate con Annamaria Craparotta.

L’apertura pomeridiana di Belìce/EpiCentro sarà alle 17.00 con “INIZIA LA FESTA!” e prenderanno il via i racconti di un anno con la popolazione e con i partners del progetto CRESM, CLAC, LE MAT, ECO CULTURE E VIAGGI, Fondazione per il Sud e con gli amministratori ed enti locali. A seguire Giacomo Guarneri, leggerà “Diaro della Marcia per un Mondo Nuovo”, 11/17 aprile 2011, da I Quaderni de l’Ora on line; Alberto Nicolino, racconterà, “Il laboratorio di narrazione nel Belìce in video”; verrà presentato in anteprima il video-documento “Carta Bianca”di Annamaria Craparotta, Alessandro Lo Cascio e Mapi Rizzo. Durante la serata anche incursioni musicali della “Banda alla ciance” e del duo Domenico Surdi e Mauro Terranova. Alle ore 20.00 tutti insieme brinderemo e taglieremo la torta BELìCE N°1 per poi concludere con Umberto Leone che “Canta e racconta Pino Veneziano”.

 

programma della giornata

> ore 10.00

Mini_lab/ Costruiamoci le storie, il libro… con Giacomo Guarneri

 

> ore 10.30

Laboratorio Sound Walking con Alessandro Lo Cascio

 

> ore 10.30

Laboratorio Fotografia/Memoria con Antonia Giusino

 

> dalle ore 11.30 alle ore 12.30

visite guidate e narrate con Annamaria Craparotta

 

> ore 17.00

LA FESTA INIZIA!

Belìce/EpiCentro della Memoria Viva e il racconto di un anno con la popolazione, i partners del progetto, CRESM, CLAC, LE MAT, ECO CULTURE E VIAGGI e Fondazione per il Sud, gli amministratori e gli enti del territorio

 

> ore 18.00

Giacomo Guarneri, legge “Diaro della Marcia per un Mondo Nuovo”, 11/17 aprile 2011, da I Quaderni de l’Ora on line

Intermezzo musicale con il duo Domenico Surdi e Mauro Terranova

Alberto Nicolino, racconto, “Il laboratorio di narrazione nel Belìce e il video”

Anteprima di “Carta Bianca”_ documentario di Annamaria Craparotta, Alessandro Lo Cascio e Mapi Rizzo

Intermezzo musicale della Banda alla ciance

 

> ore 20.00

Brindisi e torta BELìCE N°1

Umberto Leone “Canto e racconto Pino Veneziano”

Filmare il Territorio – workshop con Paolo Pisanelli

Filmare il Territorio – workshop con Paolo Pisanelli Belìce/EpiCentro

Belìce/Epicentro della Memoria Viva e CRESM

in collaborazione con

Big Sur/ Archivio Cinema del reale/ OfficinaVisioni

 

presentano

FILMARE IL TERRITORIO _ 16/17/18 marzo 2012

workshop condotto dal filmaker Paolo Pisanelli per filmare i luoghi della Valle del Belìce

Venerdì 16 marzo alle ore 15,30 prenderà il via presso Belìce/EpiCentro della Memoria Viva, a Gibellina (Trapani),il workshop “FILMARE IL TERRITORIO”, all’interno della rassegna “Solstizi e Memorie d’inverno 2011/2012”, che mira ad approfondire poetiche e pratiche dell’attività di filmaker. Paolo Pisanelli, regista e autore di film documentari premiati in Italia e all’estero, guiderà i partecipanti in percorsi di sguardo e di ascolto che tessono relazioni con persone, luoghi, città, territorio. Tre giorni di attività teorico-pratica finalizzata all’esplorazione filmica del territorio e alla elaborazione di suoni e visioni che raccontano luoghi della Valle del Belìce.

Il Workshop teorico-pratico prevede la partecipazione di 15 persone max, munite di attrezzature di ripresa (videocamera o fotocamera, cavalletto, microfono esterno o registratore audio, anche in gruppi di 2 persone), ha una durata 3 giorni per un numero di ore pari a 18 secondo la seguente scanzione oraria: venerdì 16 alle ore 15,30 -19,30 sabato 17 ore 10,00 -18,00 e domenica 18 ore 10 – 17.

É prevista una quota di partecipazione: 90 euro.

Le adesioni dovranno pervenire entro sabato 10 marzo 2012 presso Belìce/Epicentro della Memoria Viva:

Viale Empedocle, 7

Tel. 0924 69000

Cell. 338 6116221

E-mail: direzione@epicentrobelice.net

application form 
bando workshop filmare il territorio

 

Venerdì 16 marzo ore 21.00

Proiezione del documentario Jutarramutu di Paolo Pisanelli, 2011

 

 

 

Processo all’articolo 4, libri e autori

Processo all’articolo 4, libri e autori Belìce/EpiCentro

Gibellina 24 febbraio 2012 ore 17.00

presso la Sala Conferenze CRESM

 

A chiusura della mostra “Custodi della Memoria“, ritorniamo a parlare di legalità con la presentazione del libro “Processo all’articolo 4” di Danilo Dolci, edizione Sellerio 2011, con la presenza di intellettuali e amici dello scrittore.

> ore 17.00 PRESENTAZIONE e DISCUSSIONE CON

Rosario Fontana | Sindaco di Gibellina

Vittorio Teresi | Procuratore Aggiunto, Direzione distrettuale Antimafia, Palermo

Pasquale Beneduce | Professore Associato, Università di Cassin

Lorenzo Barbera | sociologo e presidente onorario del CRESM

Alberto Castiglione | Regista

Amico Dolci | Musicista

Pino Lombardo | collaboratore di Danilo Dolci

 

> ore 18.30 PROIEZIONE DOCUMENTARI

Adieu (2011, 45’), regia Alberto Castiglione

 

interludio musicale di Amico Dolci, flauto dolce

 

Danilo Dolci, memoria e utopia (2004, 50’), regia Alberto Castiglione

 

 

Processo all’articolo 4

Lo «sciopero alla rovescia» di Trazzera vecchia e l’arresto di Dolci; gli antefatti, l’istruttoria, i riflessi politici e il dibattito processuale. Ciò che avvenne nelle piazze, nelle camere di polizia, sui giornali, nei tribunali, fu lo scontro sui modi opposti di considerare la legalità in Italia: la Costituzione, come regola vivente dei cittadini, contro la pratica dell’autoritarismo gerarchico, eredità fascista.

Postfazione di Pasquale Beneduce

Il 2 febbraio 1956 Danilo Dolci veniva arrestato mentre guidava un gruppo di braccianti a lavorare nella Trazzera vecchia, una strada nei pressi di Partinico abbandonata all’incuria. Al commissario di polizia che era intervenuto per interrompere quello «sciopero alla rovescia», come venne chiamato, Dolci rispose che «il lavoro non è solo un diritto, ma per l’articolo 4 della Costituzione un dovere: che sarebbe stato, era ovvio, un assassinio non garantire alle persone il lavoro, secondo lo spirito della Costituzione». L’accusa era di occupazione di suolo pubblico e resistenza a pubblico ufficiale e a Dolci e ai suoi venne negata la libertà provvisoria. L’opinione pubblica allora si mobilitò contro la polizia e il governo Tambroni, deputati e senatori intervennero con interrogazioni parlamentari, le voci più influenti del paese si schierarono a fianco di Dolci. Ciò che avvenne intorno allo sciopero alla rovescia di Trazzera vecchia, nelle piazze, nelle camere di polizia, sui giornali, nei tribunali, fu lo scontro sui modi opposti di considerare la legalità in Italia: la Costituzione, come regola vivente dei cittadini, contro la pratica dell’autoritarismo gerarchico, eredità fascista. Da qui il titolo del libro, che significava che le autorità trascinavano alla sbarra, non tanto il gruppo dei manifestanti, quanto la Costituzione stessa. Pubblicato nello stesso 1956, pochi mesi dopo la condanna di Dolci, Processo all’articolo 4, in quanto cronaca, è un documento prezioso per capire quanto fosse incredibilmente tribolata la strada per affermare la democrazia repubblicana in Italia. Per riflettere su dove saremmo oggi, senza «ribellioni» e «ribelli».

Un instant book scritto nella lingua parlata, che mostra prima di argomentare, che usa il montaggio di pezzi di realtà per denunciare; il cui scopo è prima di tutto in se stesso: schiudere le porte del mondo scritto agli umiliati e offesi del mondo non scritto.

Danilo Dolci (Sesana, 1924-Trappeto, 1997), dopo l’esperienza di Nomadelfia, «la città dove la fraternità è legge», venne a Trappeto vicino a Trapani, iniziando un’instancabile attività di animazione sociale. Tra le sue opere: Inchiesta a Palermo (1957), Spreco (1960), La struttura maieutica e l’evolverci (1996). Con questa casa editrice, Racconti siciliani (2008), Banditi a Partinico (2009) e Processo all’articolo 4 (2011).

 

 

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