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“Belice, epicentro di Memoria” di Lucrezia Lo Bianco… su RAI5

“Belice, epicentro di Memoria” di Lucrezia Lo Bianco… su RAI5 1284 738 Belìce/EpiCentro
Il 25 Febbraio su Rai5 è andata in onda il racconto di Lucrezia Lo Bianco “Belice, epicentro di Memoria”…. Una narrazione leggera e fresca sulla storia, il presente e il futuro della Valle del Belìce. Alcune scene del documentario sono state girate all’interno del nostro spazio museale…
È possibile rivedere la puntata su RaiPlay
Dal minuto 50’

qui il link >>> https://www.raiplay.it/video/2024/02/Di-la-dal-fiume-e-tra-gli-alberi-S6E4-9348895b-1999-43b1-a586-3714487f0c36.html?wt_mc=2.app.cpy.raiplay_prg_Di%20l%C3%A0%20dal%20fiume%20e%20tra%20gli%20alberi%20-%20S6E4.&wt&fbclid=IwAR0jawdkJeLoiwtsY8cw71jXSzMWozOofyeebeAnj0abYPqPCHckM_X4khA_aem_AdkenzObkVULzZuY6M_pBlWRbFg6ggjKOz4AycLozXZFQ2QbXy61hIleaG4EZH_Rq-gEW2_l83Mm1v5F1aJ7BBSO

“GOMMAPANE” di Manlio Sacco

“GOMMAPANE” di Manlio Sacco 2070 1024 Belìce/EpiCentro
Le opere di Manlio Sacco per Gommapane.
Così l’arte contemporanea celebra la tradizione della Festa di San Giuseppe
Inaugurazione domenica 17 marzo 2024, h18:30
Sistema Museale di Salemi
Ex Collegio dei Gesuiti – Sez. Arte Sacra
Un dialogo tra immaginazione, tradizione e realtà, è ciò da cui prende vita “Gommapane“, il progetto ideato dall’artista Manlio Sacco e dal curatore Giuseppe Maiorana, che verrà presentato domenica 17 marzo, alle ore 18 e 30 nella sede del Sistema Museale di Salemi (sezione Arte sacra) presso l’ex Collegio dei Gesuiti, nell’ambito del vasto programma della Festa di San Giuseppe – Contemporanea tradizione, messo a punto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenico Venuti.

E proprio partendo dal significato della Festa di San Giuseppe, per aggiungervi un nuovo senso legato alla contemporaneità, si sviluppa il progetto di Gommapane, realizzato da Belìce/Epicentro della Memoria Viva – Ets, con la collaborazione dell’assessorato alla Cultura della Città di Salemi, ed Ecomuseo del Grano e del Pane, offrendo uno sguardo profondo all’interno dell’animo umano, a partire da un rito antico come quello della panificazione, al centro delle celebrazioni in onore di San Giuseppe, in occasione delle quali vengono allestiti altari votivi riccamente imbanditi con pani di varie forme.
Dall’incontro con la comunità locale, che rinforza ogni anno il suo legame con una tradizione fortemente sentita, scaturisce quindi il lavoro di Manlio Sacco, che esplora il valore simbolico del pane, attraverso un trittico di opere realizzate con l’uso della tecnica a carboncino: Attesa, Risveglio, Ascolto, a scandire una ritualità tuttora attualissima.
“Attesa”, ci pone davanti la raffigurazione di una veste bianca sospesa, come simbolo di quella luce e purezza che ci riconduce a Cristo, e la presenza di un piccolo simulacro dedicato a San Giuseppe, posto alla base, che evoca un senso di sacralità e aspettativa; “Risveglio”, in cui l’attenzione viene catturata dallo sguardo insistente di una cerva, che ci rigenera, ci lega e ci ricongiunge alle nostre radici culturali, rappresentate dalla presenza di un piccolo pane rituale della tradizione locale, a significare un imminente risveglio spirituale condiviso; “Ascolto”, si caratterizza per la presenza di un grande fiore di gelsomino che trasmette un messaggio di apertura, felicità e connessione con la comunità, che invita alla contemplazione, al rispetto e alla partecipazione attiva.
“Questi tre lavori ci emozionano e ci fanno riflettere anche grazie alla maestria con cui sono stati realizzati, mettendo in evidenza il talento e la sensibilità di Manlio Sacco – spiega il curatore Giuseppe Maiorana – La mostra non solo celebra il pane, la festa e la comunità, ma vuole dare continuità a quel dialogo che nel corso di questi anni diversi artisti hanno avviato a Salemi, contribuendo alla riflessione sulla tradizione e sul futuro della stessa, arricchendo così il panorama artistico con una nuova ed inedita prospettiva carica di significato e di bellezza”.
“Salemi si conferma punto di riferimento per l’arte contemporanea – dice il sindaco Domenico Venuti – Gommapane si inserisce perfettamente nel solco delle altre estemporanee realizzate dall’Ecomuseo del Grano e del Pane. La tradizione incontra l’arte e consente ai visitatori di cogliere nuove sfaccettature del pane rituale che ha reso celebre Salemi nel mondo. Per questo accogliamo con entusiasmo il lavoro di Manlio Sacco, in una settimana significativa per la nostra città come quella dedicata alla Festa di San Giuseppe. Complimenti anche al curatore della mostra, Giuseppe Maiorana – conclude Venuti – Salemi si conferma ancora una volta un punto d’appoggio importante per l’arte nella Sicilia occidentale”.

Apertura Polo Museale: da martedì a domenica dalle ore 10.30 alle 13.30  e dalle 15.30 alle ore 18,30

Manlio Sacco, nato a Palermo il 2 aprile 1978, è docente di Grafica d’arte all’Accademia di Belle Arti di Palermo, città in cui vive e lavora. La sua ricerca si muove fra la pittura, il disegno e la stampa d’arte, in una trasposizione del reale che pone la rivisitazione poetica ed esistenziale come fulcro della sua creazione.

“Secondo luogo” di Andrea Marchese / 9 Febbraio/ 10 Marzo 2024

“Secondo luogo” di Andrea Marchese / 9 Febbraio/ 10 Marzo 2024 1984 1908 Belìce/EpiCentro

> SECONDO APPUNTAMENTO / in residenza <

“Secondo luogo” di Andrea Marchese

dal 9 febbraio 2023 al 10 marzo 2024

Gibellina (TP) – Continuano le attività della programmazione “Plenaria: nuovi fermenti creativi per Belìce/EpiCentro della Memoria Viva”, un un ciclo di appuntamenti e attività, curate dal direttore Giuseppe Maiorana, e che vedrà la presenza di quattro artisti in residenza: tre progetti fotografici e una grafica/pittorica che si alterneranno sino a giugno 2024. “Plenaria” si propone di creare un dialogo profondo tra l’arte e il pubblico, stimolando la riflessione su tematiche fondamentali di nostra attualità.

I progetti di residenza sollecitano emozioni, sensibilizzano e promuovono una maggiore consapevolezza sulle migrazioni, la sostenibilità e i paesaggi materiali e umani da tutelare e archiviare.

Il prossimo appuntamento. che verrà inaugurato il 9 febbraio 2024 alle ore 18.30, sarà il progetto fotografico “Secondo luogo” di Andrea Marchese che indaga la relazione tra paesaggio interiore e paessagio esteriore. La contaminazione della natura si incontra con il suo archetipo fino a svanire nel tempo, dove solo una rimembranza delle sue tracce ci lascia sospesi, come in attesa, alla ricerca di un altrove.

Andrea Marchese così dice il direttore e curatore Giuseppe Maiorana – nei suoi scatti ci fornisce la sua necessità di raccontare lo spazio limite e l’orizzonte; indaga posti ‘altri’, quasi nascosti in cui si potrebbero inscenare storie cinematografiche ancora non raccontate.

Nei mesi successivi seguiranno i progetti di Manlio Sacco, attraverso “L’Isola”, ci guiderà in un viaggio lento, solitario, disegnato, cromatico e riflessivo tra cetacei incantevoli e suggestioni poetiche. Infine, VacuaMoenia presenteranno “La Sicilia aveva perduto la voce “, un’opera che invita a riflettere sui movimenti umani e sociali prima degli eventi sismici che hanno stravolto, inevitabilmente, il percorso della Valle del Belìce. L’esposizione si terrà presso gli spazi di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva a Gibellina e sino al 10 marzo secondo i seguenti orari: martedì-domenica dalle ore 9.30/13.00 e dalle ore 15.30/18.30; www.epicentrobelice.net.

Sono partner della programmazione il Comune di Gibellina, il CRESM, la Pro Loco di Gibellina e la Rete Museale e Naturale Belicina.

Main sponsor: Azienda Agricola di Giuseppe Palazzolo, di Salaparuta.

> Andrea Marchese (Caltanissetta, 1984) è un regista e artista visivo.
Attraverso il cinema e la fotografia, alla ricerca di equilibrio e contraddizione, costruisce una realtà intima in cui i confini logici sfumano, lasciando spazio alla visione poetica delle forme. Il suo lavoro estetico s’intreccia con la ricerca di processi partecipativi, dove l’atto creativo in sé travalica il suo significato. Malinconia, immaginario, non-sense, ironia, ricerca estetica sono elementi essenziali del suo lavoro.

 

Urrà… for Christmas

Urrà… for Christmas 1170 937 Belìce/EpiCentro

“Urrà… for Christmas” 19, 23 e 29 dicembre… a PARTANNA!

Tre appuntamenti per mantenere attiva, anche durante le feste natalizie, la nostra fantasia.
Vi aspettiamo a Partanna il:
> 19 dicembre
Palestra Scuola Santa Lucia
h 17.00
con laboratorio di circo e
SPETTACOLO DI TEATRO/CIRCO
“Chiquitin Circus”
di e con Elisa Di Cristoforo
in collaborazione
con Associazione Culturale Kiklos
> 23 dicembre:
Ex Monastero delle Benedettine/Biblioteca
ore 17.00
PRESENTAZIONE LIBRO
“Album della città del sud..” ed. Torre del Vento
di Alberto Nicolino
e illustrazioni di Roberto Speziale
a seguire Laboratorio*
> 29 dicembre
Palestra Scuola Santa Lucia
ore 17.30
SPETTACOLO DI NARRAZIONE
“Mondo straordinario”
di e con Marcella Vaccarino
a seguire Laboratorio*
I laboratori e gli spettacoli sono gratuiti e su prenotazione.

Attività didattiche 2023/2024 PLENARIA

Attività didattiche 2023/2024 PLENARIA 2500 1754 Belìce/EpiCentro

URRA’! MINIFESTAL DI FANTASIA, STORIE E SALTIMBANCHI

URRA’! MINIFESTAL DI FANTASIA, STORIE E SALTIMBANCHI 2992 1136 Belìce/EpiCentro

Il 28 e 29 Agosto 2023 a Partanna e a Vita arriva

URRA’! MINIFESTIVAL DI FANTASIA, STORIE E SALTIMBANCHI…

Fantasia, storie e saltimbanchi sono gli ingredienti di Urrà, il minifestival dedicato ai più piccoli, che si terrà a Partanna e Vita lunedì 28 e martedì 29 agosto.

In scena andrà la seconda edizione della manifestazione organizzata da Belìce Epicentro della Memoria Viva, con Pro Loco Vitese, Comune di Partanna, Comune di Vita, Rete Museale e Naturale Belicina, Unpli, BiblioTp – Rete Biblioteche Trapani, associazione socio-culturale Peppino Impastato, nell’ambito del Patto Intercomunale della Lettura della Valle del Belìce.

Quindi tra spettacoli di circo contemporaneo, laboratori, presentazioni di libri e rappresentazioni teatrali pensate per coinvolgere bambini e famiglie nello svolgimento di attività ludiche e didattiche, si svolgerà nel corso della due giorni partannese e vitese il minifestival Urrà, con la direzione artistica di Giuseppe Maiorana, che si avvale della collaborazione con il Valdemone Festival, la rinomata kermesse internazionale di teatro di strada, nuovo circo e musica in corso a Pollina.Ecco il programma completo delle due tappe di UrràLunedì 28 agosto a Partanna all’interno dell’ex convento delle Benedettine, per l’appuntamento che rientra nel cartellone della rassegna Artemusicultura messa a punto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Li Vigni:

ore 10.00 Accoglienza tra zucchero filato e popcorn

ore 10.30 LABORATORIO “Marcondirondero”grandi e bambini pensano e crescono insieme con Giacomo Guarneri e Marcella Vaccarino

ore 12.15 SPETTACOLO DI CIRCO CONTEMPORANEO”My heart is on the table” Pigreco Company (breve)

dalle ore 16.00 “Impronte fantastiche, ritratti liberi e maschere animali” Laboratorio e Sketchs a cura di Diego Muraca

ore 16.30 SPETTACOLO DI CIRCO CONTEMPORANEO”In Valigia…” con Monsieur Barnaba

ore 17.15 SPETTACOLO DI CIRCO CONTEMPORANEO “My heart is on the table” Pigreco Company (completo)

ore 18.30 PRESENTAZIONE LIBRO/NARRAZIONE “Shuma Tragliabissi” di e con Dario Muratore e con Gisella Vitrano

ore 20.30 SPETTACOLO TEATRALE”Dove le stessi mani…” di e con Dario Muratore

Martedì 29 agosto a Vita, nel giardino della Pro Loco Vitese:

La partecipazione è gratuita.Per le iscrizioni ai laboratori compilare il modulo al seguente link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSesKA4OWgrk3_UzJYzUa9-h0SydCBwPG8tNWw4fbOchtiIHKQ/viewforminfo, iscrizioni e prenotazioni: unplitrapani@gmail.com  +39 3711367666 fb: @urraminifestival

Futuro Composto. Street Memories Photo

Futuro Composto. Street Memories Photo 1236 822 Belìce/EpiCentro

Coniugare il passato ed il presente di una comunità, stabilendo un contatto temporale tra epoche diverse in luoghi sempre carichi di significati per chi li ha abitati e chi li vive adesso. Questo è ciò che ha fatto il fotografo Giuseppe Iannello nel suo progetto inedito “Futuro Composto. Street Memories Photo”, che dà il titolo alla mostra che verrà inaugurata venerdì 17 marzo, alle ore 17:30 all’interno del Palazzo dei Musei di Salemi.

E proprio la cittadina in provincia di Trapani è protagonista del lavoro di Iannello, che partendo dagli scatti del centro storico salemitano com’è ai giorni nostri ha dato vita a delle nuove composizioni, in cui ricompone vecchie foto risalenti agli anni prima del terremoto nella Valle del Belice. Un contributo fondamentale è arrivato dagli abitanti di Salemi, che nel corso di alcune assemblee pubbliche molto affollate hanno messo a disposizione i loro album di famiglia, carichi di ricordi e fonte di ispirazione anche oggi. La mostra, curata da Giuseppe Maiorana, è organizzata dall’Assessorato comunale alla Cultura in collaborazione con Belíce/EpiCentro della Memoria Viva, in occasione della manifestazione “Festa di San Giuseppe, contemporanea tradizione”, il rituale appuntamento con una delle ricorrenze più sentite a Salemi ed in tutto il territorio trapanese.

Ad essere esposte lungo le vie del centro storico saranno 9 gigantografie elaborate da Iannello, in modo da presentare ai visitatori una nuova narrazione e raccontando la storia della città assieme alla tradizione di San Giuseppe, nella sua evoluzione contemporanea.
All’interno del Museo d’Arte sacra, invece, 14 immagini documenteranno il processo di dialogo e di ascolto che Iannello ha realizzato grazie alle fotografie fornite dalla comunità, ed agli archivi fotografici della biblioteca comunale. Inoltre una selezione delle foto realizzate da Iannello verranno in seguito donate al Comune di Salemi, ed entreranno a far parte della collezione dell’Ecomuseo del Grano e del Pane.

Salemi ha accolto con grande entusiasmo il progetto di Iannello e siamo lieti di ospitarne i frutti sia all’interno del nostro polo museale che in quel vero e proprio museo a cielo aperto che è il nostro centro storico – dicono il sindaco Domenico Venuti e l’assessore alle Culture, Vito Scalisi – La mostra Futuro Composto – Street Memories Photo ben si sposa con la coincidenza della Festa di San Giuseppe, che negli ultimi anni ha saputo coniugare tradizione e cultura. Un motivo in più per venire a Salemi e visitare il nostro Borgo”.
La mostra nelle vie del centro storico rimarrà allestita dal 17 al 26 marzo, mentre le immagini presenti all’interno del Palazzo dei Musei saranno visitabili fino al 17 aprile. Orari di apertura: da martedì a sabato dalle ore 10:00 alle ore 13:30, e dalle ore 15.30 alle ore 18:30; domenica dalle ore 10:30 alle ore 13:30, e dalle ore 15:30 alle ore 18:30.

 

 

 

Attività didattiche 2022/23

Attività didattiche 2022/23 1956 1378 Belìce/EpiCentro

Ritornano le nostre attività didattiche per le scuole di ogni ordine e grado.

Scarica il book… e contattaci!

 

SAVE THE DATE! Festival Visioni notturne Sostenibili 2020

SAVE THE DATE! Festival Visioni notturne Sostenibili 2020 2540 1266 Belìce/EpiCentro

Gibellina ’68. Otto minuti dopo le tre – inaugurazione mostra 23 febbraio 2018

Gibellina ’68. Otto minuti dopo le tre – inaugurazione mostra 23 febbraio 2018 Belìce/EpiCentro

Prende il via la programmazione “SPOSTIAMO L’ACCENTO. BELìCE 68/18” a cura di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva_CRESM, in occasione delle Celebrazioni per il 50°anniversario del Terremoto nella Valle del Belìce.

Il primo evento della programmazione è dedicato alla città di Gibellina, città interamente distrutta dal violento sisma tra la notte del 14 e 15 gennaio del 1968, e che diventa oggetto di studio nella riflessione fotografica di Giuseppe Iannello, giovane fotografo palermitano.

“Gibellina ’68, Otto minuti dopo le tre” racconta del nuovo paese, gli ampi spazi pubblici che ostacolano le relazioni della comunità. Le case, progettate dagli architetti che sognavano l’ideale della città-giardino. Le abitudini cambiate. Gli anziani che si sentono ospiti nel loro paese, mentre i giovani si sentono orfani di un modo di vivere che non hanno mai sperimentato.

L’interesse di Iannello ruota attorno alla disconnessione tra queste due generazioni.

Che cosa rimarrà nella mente delle nuove generazioni quando l’ultima persona che ha vissuto il tragico evento del terremoto non ci sarà più a raccontare la storia del vecchio paese? E come vivranno e creeranno quegli spazi comuni che sono andati persi?

Le immagini in esposizione raccontano il presente di Gibellina, un presente scollegato con il suo passato, ma rappresenta un modo per mostrare una Sicilia idealizzata talvolta in conflitto con il suo presente attuale.

Apertura mostra dal lunedì a domenica, dalle ore 9.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.00.

Giuseppe Iannello è un fotografo che vive a Palermo. Si è recentemente laureato in Documentary Photography presso la University of South Wales. Il suo primo approccio alla fotografia lo ha visto utilizzare macchine a pellicola, che ancora oggi predilige. Attualmente sta esplorando diversi campi delle arti visive, intervenendo direttamente sui luoghi urbani attraverso cutting off e proiezioni, spingendo i confini tra un lavoro tradizionale bidimensionale e tridimensionale. Il suo ultimo progetto ‘Gibellina 1968 – otto minuti dopo le tre’ ha vinto l’edizione 2017 del Ragusa Fotofestival ed è stato esposto a Milano presso lo Studio Museo Francesco Messina.

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